Quali sono i dispositivi di ancoraggio anticaduta di tipo A

I dispositivi di ancoraggio anticaduta di tipo A sono sistemi di protezione, progettati per garantire la sicurezza dei lavoratori che operano in quota su coperture, tetti o ponteggi, ma anche in ambienti industriali ad alta complessità. Servono a prevenire le cadute dall’alto, una delle principali cause di infortuni gravi sul lavoro.

Ma cosa rende particolare questa tipologia di sistemi anticaduta, e in quali contesti possiamo installarli? Scoprilo in questo articolo dedicato alle caratteristiche dei dispositivi di ancoraggio di tipo A e al loro corretto utilizzo.


Cosa sono i dispositivi anticaduta di tipo A?

Per prima cosa presentiamo questa tipologia di sistema anticaduta. I dispositivi di ancoraggio di tipo A sono classificati dalla norma UNI EN 795:2012 e regolamentati dalla più recente norma UNI EN 11578:2015.

Sono punti di ancoraggio fissi installati su una struttura stabile al fine di consentire l’aggancio di sistemi di protezione individuale, come imbracature, cordini o dispositivi retrattili.

Questi ancoraggi, con il loro fissaggio, sono progettati per resistere alle sollecitazioni che possono generarsi in caso di caduta, salvaguardando la salute dell’operatore e proteggendolo da un infortunio grave.

Di solito l’ancoraggio di tipo A è costituito da un punto singolo fisso. La loro installazione richiede un fissaggio sicuro alla struttura attraverso sistemi solidi e certificati.

Dispositivo anticaduta tipo A

Intervento su punti di ancoraggio.


Quali sono i principali dispositivi anticaduta di tipo A

Ecco alcuni esempi di ancoraggio anticaduta di tipo A:

  • Golfare a parete o soffitto: un anello metallico fissato tramite viti o tasselli a una struttura solida. È un punto di ancoraggio semplice e molto usato per operazioni come la manutenzione di facciate o l’accesso sicuro su scale.
  • Ancoraggio su tetto inclinato: viene installato sul colmo del tetto e fissato alla struttura portante. È pensato per lavori in quota su coperture inclinate, ad esempio per la pulizia dei camini o l’installazione di impianti.
  • Piastra di ancoraggio su superficie piana: fornisce un punto sicuro di ancoraggio per chi lavora su coperture piane o superfici orizzontali.
  • Ancoraggio su trave metallica: progettato per essere fissato direttamente a travi in acciaio, tipiche di ambienti industriali. È ideale per lavori in quota all’interno di capannoni o strutture in metallo.

In quali contesti possiamo utilizzare i dispositivi di ancoraggio di tipo A

La scelta del giusto dispositivo di ancoraggio nasce da un’analisi del contesto e dei rischi, e da una progettazione specifica eseguita da tecnici abilitati. Ne parleremo a breve.

In generale i dispositivi di ancoraggio di tipo A si utilizzano spesso:

  • Per manutenzione di coperture su tetti di edifici residenziali, commerciali o industriali. Attività come pulizia, riparazioni o installazione di impianti, come il fotovoltaico.
  • In caso di lavori su ponteggi o piattaforme, con lo scopo di proteggere i lavoratori durante la costruzione o la manutenzione.
  • Negli interventi sulla facciata in combinazione con sistemi di accesso su corda, come per la pulizia di vetrate o la manutenzione di grattacieli.
  • Negli ambienti industriali come nel caso di ciminiere, serbatoi o strutture metalliche dove è necessario un punto di ancoraggio fisso.
Ancoraggio anticaduta tipo A

Punti di ancoraggio su copertura industriale.


Perché la sicurezza anticaduta va progettata

La scelta del dispositivo anticaduta di tipo A non può essere improvvisata.

È obbligatorio effettuare una valutazione dei rischi specifica per ogni contesto lavorativo, come previsto dal Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro).

Questa valutazione deve considerare la tipologia di copertura, il materiale, la pendenza, la sua resistenza strutturale. Terrà di conto anche della frequenza di accesso, delle condizioni ambientali specifiche (come l’esposizione alle intemperie o temperature estreme), ma anche della tipologia di lavoro con esigenze di mobilità e numero degli operatori da proteggere.

Sulla base della valutazione, un progettista qualificato deve definire il sistema anticaduta più adatto, scegliendo il tipo, il numero e la posizione dei dispositivi di tipo A.

Se per esempio interveniamo su un tetto di grandi dimensioni potrebbe essere necessario combinare diversi punti di ancoraggio fissi con una linea di ancoraggio tipo C (come la linea vita flessibile) per garantire maggiore libertà di movimento.

Una progettazione accurata riduce i rischi, aumenta l’efficienza del lavoro e garantisce la conformità alle normative vigenti.


I dispositivi anticaduta di tipo A hanno bisogno di manutenzione?

Anche i dispositivi anticaduta di tipo A, pur essendo progettati per durare, richiedono una manutenzione regolare. Si tratta di dispositivi di sicurezza che devono offrire sempre la massima efficienza.

La normativa prevede che siano ispezionati almeno una volta all’anno (salvo indicazioni diverse del progettista o del produttore) da personale qualificato e che vengano eseguite tutte le manutenzioni necessarie. In caso di criticità, cadute o eventi che possono aver danneggiato i dispositivi, si procede a verifica e manutenzione straordinaria.

Senza una manutenzione corretta e puntuale, i sistemi anticaduta non si possono utilizzare. Questo vale per il tipo A e per tutte le altre tipologie di dispositivo.


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