Verifica, ispezione e manutenzione dei DPI anticaduta di terza categoria sono procedure obbligatorie, necessarie per utilizzare questi sistemi e mantenerli sicuri nel tempo. A fare chiarezza su questi aspetti è la norma UNI EN 365:2005: Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto – Requisiti generali per le istruzioni per l’uso, la manutenzione, l’ispezione periodica, la riparazione, la marcatura e l’imballaggio.
Per DPI anticaduta di terza categoria si intendono quegli strumenti necessari a lavorare in quota in modo sicuro come imbracature, cordini, corde di mantenimento, corde intrecciate e altri equipaggiamenti di sicurezza.
In questo articolo approfondiamo le indicazioni della norma UNI EN 365:2005 e la corretta gestione di verifiche e manutenzione dei DPI anticaduta.
Norma UNI EN 365 ispezione e manutenzione DPI anticaduta di terza categoria
La norma UNI EN 365:2005 è una delle norme di riferimento per i DPI anticaduta di terza categoria. Fornisce indicazioni su manutenzione, ispezione periodica, riparazione, oltre a regolamentare metodi di marcatura e imballaggio dei prodotti.
Delinea i soggetti interessati con le relative responsabilità:
- utilizzatore,
- manutentore,
- fabbricante.
Spiega come va fatta la manutenzione e cosa fare prima dell’uso dei dispositivi.
Contiene inoltre la terminologia specifica per le diverse fasi necessarie a garantire la sicurezza dei DPI anticaduta.

Verifica, sostituzione e riparazione dei DPI anticaduta
La verifica periodica dei DPI anticaduta è un controllo dei dispositivi, competenza del manutentore o del fabbricante, da eseguire almeno una volta l’anno.
In caso di guasti accidentali o di caduta, il dispositivo viene messo subito fuori servizio e si procede con una verifica straordinaria per valutare il suo corretto funzionamento.
Se la verifica va bene e il dispositivo risulta sicuro può tornare in funzione. Se emergono danni e criticità si procede con un intervento di riparazione o sostituzione.
A determinare la scelta sarà l’entità del danno, quanto il valore effettivo del componente non sicuro. Se il problema è in un’imbracatura o in un cordino si procede alla sostituzione. Per elementi più complessi e costosi, come un arrotolatore, possiamo valutare la riparazione.
Manutenzione e stoccaggio dei DPI anticaduta
Manutenzione e stoccaggio sono a carico dell’utilizzatore o committente. Includono tutte le procedure da fare per tutelare funzionamento e integrità dei DPI anticaduta come la pulizia e il mantenimento dei dispositivi in un luogo asciutto, ventilato e lontano dai raggi UV.
Grazie a queste procedure, determinate dalle indicazioni del fabbricante, possiamo mitigare i rischi proteggendo i DPI in modo corretto, a mantenendoli efficienti per il loro ciclo di vita.

Imbracature e cordini sono tra i DPI anticaduta di terza categoria fondamentali per il lavoro sicuro.
Quanto possono durare i DPI anticaduta di terza categoria
La durata media indicativa di un DPI contro le cadute dall’alto è di 10 anni. Questo valore può ridursi in base all’utilizzo e al risultato delle ispezioni annuali.
Un operatore che utilizza ogni giorno un dispositivo di protezione individuale come un’imbracatura dovrà sostituirlo con maggiore frequenza. Il DPI sarà infatti soggetto a stress continui, con conseguente deterioramento dei componenti.
Un DPI utilizzato sporadicamente e soggetto a una corretta ispezione periodica può invece raggiungere un ciclo di vita di 10 anni, dopo i quali andrà cambiato.
Conclusioni
La norma UNI EN 365:2005 fornisce i requisiti generali minimi per istruzioni per uso, manutenzione, ispezione periodica, riparazione, marcatura e imballaggio di dispositivi di protezione individuale anticaduta. Contiene indicazioni su come e quando eseguire le ispezioni periodiche, le manutenzioni, ma anche sulla corretta gestione di sostituzioni, riparazioni, marcatura e imballaggio dei DPI.
Sulla base di questa importante normativa possiamo intervenire eseguendo con attenzione le procedure descritte per mitigare al massimo i rischi della caduta dall’alto.
Il principio è quello di garantire che i DPI, in ogni loro componente, svolgano sempre la loro funzione in modo ottimale. Questo attraverso apposite ispezioni e controlli, affiancate da procedure da attivare con urgenza in caso di dubbi sull’integrità di un determinato elemento.
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