Glossario linea vita e dispositivi anticaduta Toscana

Ho realizzato questo glossario per rendere più facile la comprensione dei termini tecnici per linea vita e dispositivi anticaduta in Toscana.

Contiene le definizioni di strumenti e procedure relative alla sicurezza sui tetti e ai dispositivi che ci consentono di ottenerla.

I termini inseriti fanno parte del Portale Copertura Sicura realizzato dalla Regione Toscana. Le definizioni sono state semplificate e rese più chiare per consentire una più semplice comprensione anche ai non addetti ai lavori. Ho inoltre aggiunto alcune definizioni di termini di utilizzo comune.


Glossario base linea vita e dispositivi anticaduta

Linea vita: dispositivo di sicurezza anticaduta che si installa su tetti e coperture. É costituita da una struttura metallica progettata per coprire la superficie della copertura in modo efficace. Per usare la linea vita servono dei DPI (dispositivo di protezione individuale), imbracature e cordini a norma che si agganciano agli ancoraggi della linea vita.

Sistema anticaduta: sistema che protegge gli operatori che lavorano in quota.

Parapetto: dispositivo di protezione collettiva. Delimita la copertura riducendo i rischi di caduta dall’alto.

Normative linea vita e sistemi anticaduta: norme tecniche che regolano i dispositivi anticaduta e il loro utilizzo. Forniscono inoltre indicazioni su produzione, progettazione, installazione e manutenzione.

Legge regionale Toscana 2005: legge che specifica l’obbligo dell’utilizzo di linea vita e sistemi anticaduta per il lavoro in quota in Toscana.

Progettazione linea vita: progetto tecnico della linea vita che dovrà garantire la sicurezza su una determinata copertura.

Spazio confinato: ambiente circoscritto di difficile accesso con scarsa ventilazione naturale e agenti pericolosi.

Copertura industriale: copertura utilizzata per edifici industriali.

Tetto: copertura di un edificio, di solito usato per indicare la copertura di un’abitazione.


Aspetti tecnici e progettuali linea vita e dispositivi anticaduta

definizioni linea vita Toscana

Accesso alla copertura: punto di accesso sicuro alla copertura/tetto per l’operatore con eventuali utensili necessari al lavoro che deve svolgere. Riferimento: [DPRG Regione Toscana 18 dicembre 2013, n. 75/R, art 3].

Analisi del rischio di caduta dall’alto: nei lavori in quota, quando c’è il rischio di caduta dall’alto è necessario predisporre dei sistemi di sicurezza adeguati per ridurre al massimo i rischi. Gli strumenti che si utilizzano sono misure di protezione collettiva (come reti e parapetti) e dispositivi di protezione individuale (DPI).

Arresto caduta: azione che impedisce all’utilizzatore di un sistema individuale per la protezione contro le cadute di colpire il suolo o altri ostacoli in caso di caduta. [UNI EN 363]

Arresto terminale: garanzia che il punto di ancoraggio mobile o il DPI non si stacchi involontariamente dalla linea o rotaia di ancoraggio.

Copertura: parte superiore dell’involucro edilizio finalizzata alla protezione dello stesso dagli agenti atmosferici, composta da una struttura e da un manto di copertura. A seconda della tipologia e della struttura può essere chiamata a tetto, a terrazza, a cupola. Il tetto di una casa è l’esempio classico di copertura;[DPRG Regione Toscana 18 dicembre 2013, n. 75/R, art 3].

Copertura fortemente inclinata: copertura con pendenza oltre il 50% (>26°)

Copertura inclinata: copertura con pendenza oltre il 15% ma inferiore al 50% (<26°)

Copertura orizzontale o suborizzontale: copertura con pendenza fino al 15% (<8°).

Copertura portante: copertura che può sostenere il peso di operatori ed eventuali materiali trasportati. Ha un valore della portata riferita ai carichi verticali concentrati non inferiore a 2,00 kN/m2. Riferimento: [D.M. 14/09/2005 “Norme tecniche per le costruzioni”].

Copertura non portante: copertura poco resistente realizzata in materiali fragili (es. vetroresina, solette costituite da tavelloni in cotto, strutture in legno in cattivo stato di conservazione) o friabili (es. cemento-amianto). Non può sostenere il pero degli operatori o dei materiali. Ha un valore della portata riferita ai carichi verticali concentrati inferiore a 2,00 kN/ m2.

Copertura non praticabile: copertura non accessibile senza particolari mezzi /o misure di sicurezza contro il pericolo di caduta di persone e/o cose dall’alto e contro i  rischi di scivolamento Riferimento:[UNI 8088].

Copertura praticabile: copertura accessibile anche senza particolari mezzi /o misure di sicurezza. Non ci sono rischi di caduta per persone e/o cose dall’alto né rischi di scivolamento in condizioni normali [UNI 8088].

Distanza di arresto: distanza verticale H misurata in metri sul punto mobile di supporto del carico del sottosistema di collegamento dalla posizione iniziale (inizio della caduta libera) alla posizione finale (equilibrio dopo l’arresto), escludendo gli spostamenti dell’imbracatura per il corpo e del relativo elemento di fissaggio. Riferimento: [UNI EN 363].

Distanza libera di caduta: distanza misurata in verticale dal punto di caduta al punto dove un operatore può impattare, può variare in funzione della morfologia dell’edificio e del terreno.

Distanza orizzontale: distanza orizzontale A misurata in metri tra il lato frontale della linea di ancoraggio e il punto di supporto del carico del connettore destinato ad essere fissato all’imbracatura per il corpo [UNI EN 363].

Elaborato tecnico della copertura: documento che contiene indicazioni progettuali, prescrizioni tecniche, certificazioni di conformità e tutto quello che è necessario per prevenire e proteggere gli operatori dai rischi per la caduta dall’alto. Riferimento: [DPRG Regione Toscana 18 dicembre 2013, n. 75/R, art 3].

Forza frenante: forza massima Fmax misurata in kilonewton sul punto di ancoraggio o sulla linea di ancoraggio durante il periodo di frenatura della prova delle prestazioni dinamiche. Riferimento: [UNI EN 363].

Lavoro in quota: lavoro svolto ad un’altezza maggiore di 2 m rispetto ad un piano stabile. Espone l’operatore al rischio di caduta. Alcuni esempi: antennista, spazzacamino, edile a lavoro sulla manutenzione del tetto, tecnico impegnato nella manutenzione del fotovolcaico.

Lunghezza dell’assorbitore di energia compreso il cordino: lunghezza totale Lt misurata in metri da un punto di supporto del carico all’altro. La misurazione avviene in condizioni di mancanza di carico dell’assorbitore di energia compreso il cordino. Riferimento: [EN 363].

Manutenzione linea vita: verifica e ripristino dei componenti della linea vita.

Percorso di accesso alla copertura: percorso necessario ad accedere internamente o esternamente al fabbricato per raggiungere il punto di accesso alla copertura. Riferimento: [DPRG Regione Toscana 18 dicembre 2013, n. 75/R, art 3].

Posizionamento sul lavoro: tecnica che permette di lavorare sostenuti da dispositivi di protezione individuali in tensione per evitare la caduta..

Prevenzione della caduta: prevenzione della caduta per l’operatore che utilizza un dispositivo di sicurezza.[UNI EN 363]

Punto di ancoraggio: elemento a cui ci si lega attraverso un DPI dopo l’installazione dell’ancoraggio. [UNI EN 795]

Punto di ancoraggio mobile: elemento mobile installato sulla linea di ancoraggio o sulla rotaia di ancoraggio, a cui si lega con il DPI.

Punto di attacco/distacco: punto sulla linea di ancoraggio che consente di attaccare o staccare un dispositivo anticaduta di tipo guidato. Riferimento: [UNI EN 363].

Rotaia di ancoraggio: linea rifida posizionata tra gli ancoraggi alla quale ci si può legare col DPI.

Struttura portante del tetto: parte strutturale del tetto che consente di sostenere potenziali carichi e trasmetterli alla struttura della costruzione.

Tirante d’aria: distanza minima, misurata in verticale, per arrestare in sicurezza l’operatore che cade. È costituita dalla distanza di arresto sommata allo spazio libero di 1 metro che deve rimanere sotto i piedi dell’utilizzatore per evitare che urti il suolo in caduta.

Transito ed esecuzione di lavori sulla copertura: possibilità di lavorare e muoversi in sicurezza su tutta la superficie delle coperture oggetto di progettazione. Riferimento: [DPRG Regione Toscana 18 dicembre 2013, n. 75/R, art 3].

Trattenuta: tecnica che impedisce all’operatore, mediante un DPI, di raggiungere zone dove rischia di cadere dall’alto.


Componenti linea vita e dispositivi anticaduta

Glossario anticaduta Toscana

Ancoraggio strutturale: elementi fissati in modo permanente a una struttura a cui si connettono ancoraggi o DPI. Riferimento: [UNI EN 795]

Ancoraggio strutturale d’estremità: ancoraggio strutturale posizionato alle estremità di una linea vita flessibile. Riferimento: [UNI 11578] 

Ancoraggio strutturale intermedio: ancoraggio strutturale posizionato tra gli ancoraggi di estremità che può migliorare la sicurezza del sistema anticaduta. Riferimento: [UNI 11578]

Apprestamenti: elementi necessari alla sicurezza di chi lavora in quota come ponteggi, trabattelli, ponti su cavalletti, impalcati, parapetti, andatoie, passerelle. Riferimento: [DPRG Regione Toscana 18 dicembre 2013, n. 75/R, art. 3].

Assorbitore di energia: parte del sistema anticaduta progettato per dissipare l’energia cinetica sviluppata durante una caduta dall’alto.

Cinghie primarie/secondarie: cinghie dell’imbracatura destinate dal fabbricante a sostenere il corpo o ad esercitare una pressione su di esso in caso di caduta. Le altre cinghie sono quelle secondarie.

Cintura di posizionamento sul lavoro: elemento connesso al cordino che circonda il corpo dell’operatore permettendogli di lavorare a mani libere. Questo componente non è destinato all’arresto delle cadute.

Cintura di trattenuta: elemento connesso al cordino che circonda il corpo limitando il movimento in orizzontale dell’utilizzatore ed evitando che prenda delle posizioni pericolose in caso di caduta. Questo componente non è destinato all’arresto delle cadute.

Componente: parte di un sistema venduto dal fabbricante e fornito con imballaggio, marcatura e informazioni fornite dal fabbricante come imbracature e cordini. Riferimento: [UNI EN 363].

Connettore: elemento che collega o componente di un sistema di arresto caduta.

Cordino: componente del sistema anticaduta. Il cordino può essere una corda specifica realizzata in fibra sintetica, una fune metallica, una cinghia o una catena. Riferimento: [UNI EN 363].

Cordino di posizionamento sul lavoro: elemento che collega una cintura a un punto di ancoraggio o a una struttura, circondandola. Non è destinato all’arresto delle cadute. Riferimento: [UNI EN 358].

Cordino retrattile: elemento retrattile del dispositivo anticaduta. Può essere costituito da una fune metallica, una cinghia o una corda di fibra sintetica e può avere una lunghezza maggiore di 2 m. Riferimento: [UNI EN 363].

Dispositivo anticaduta di tipo guidato: questo dispositivo è dotato di una funzione autobloccante e di un sistema di guida. Si muove lungo una linea di ancoraggio e protegge l’operatore senza la necessità di essere regolato durante i movimenti verso l’alto e verso il basso. Se l’operatore cade, il dispositivo si blocca automaticamente sulla linea di ancoraggio. Riferimento: [UNI EN 363].

Dispositivo anticaduta di tipo guidato comprendente una linea di ancoraggio flessibile, rigida o retrattile: sottosistema costituito da una linea di ancoraggio flessibile, rigida o retrattile, da un dispositivo anticaduta di tipo guidato autobloccante fissato alla linea di ancoraggio flessibile e da un connettore o un cordino terminato in un connettore. Può integrare un sistema di assorbimento dell’energia per proteggere dalla caduta. Riferimento: [UNI EN 363].

Dispositivo di ancoraggio: elemento contenente uno o più punti di ancoraggio [UNI EN 795].

Dispositivo di discesa: dispositivi che consentono la discesa, ad una o due persone, a velocità limitata da una posizione elevata a una posizione più bassa [UNI EN 341].

Dispositivo di protezione individuale (DPI): dispositivo di sicurezza indossabile che protegge la persona da un rischio per la salute. Riferimento: [DLgs 9 aprile 2008, n. 81 art.74], [UNI 11158].

Dispositivo di protezione individuale (DPI) contro le cadute dall’alto: dispositivo di sicurezza per legarsi ad un punto di ancoraggio in modo da prevenire e proteggersi in caso di caduta dall’alto. Riferimento: [UNI EN 363].

Dispositivo di regolazione di un cordino: componente che permette di regolare la lunghezza del cordino.

Dispositivo di regolazione della fune: elemento che si installa sulla linea di ancoraggio e permette all’utilizzatore di variare la propria posizione lungo essa. Riferimento: [UNI EN 12841].

Dispositivo di regolazione della fune di tipo A – dispositivo di regolazione della linea di sicurezza: consente di regolare la fune per una linea di sicurezza che accompagna l’utilizzatore durante i cambiamenti di posizione e/o consente regolazioni della linea di sicurezza. Si blocca automaticamente sulla linea di sicurezza in presenza di un carico statico o dinamico. Riferimento: [UNI EN 12841].

Dispositivo di regolazione della fune di tipo B – risalitore della linea di lavoro: consente di regolare la fune in modo manuale. Quando è collegato alla linea di lavoro si blocca sotto carico in una direzione e scorre liberamente nella direzione opposta. I dispositivi di regolazione della fune di tipo B vanno sempre utilizzati insieme ad un dispositivo di regolazione della fune di tipo A collegato a una linea di sicurezza. [UNI EN 12841].

Dispositivo di regolazione della fune di tipo C – discensore della linea di lavoro: consente di regolare manualmente la fune a frizione. Permette di avere un movimento controllato verso il basso e un arresto senza utilizzare le mani in qualsiasi punto della linea di lavoro. Riferimento: [UNI EN 12841].

Elemento: componenti come corde, cinghie, elementi di attacco, accessori e linee di ancoraggio. Riferimento [UNI EN 363].

Elemento di attacco: punto che collega elementi o sottosistemi.

Elemento di dissipazione di energia: uno strumento che ha lo scopo di arrestare la caduta. Si può integrare nel cordino o nella linea di ancoraggio per proteggere gli operatori in caso di caduta dall’alto.

Gancio: elemento di chiusura automatico dotato di un sistema di bloccaggio automatico o manuale.

Gancio di sicurezza da tetto: elemento strutturale. Si posiziona su un tetto a falde per assicurare le persone e fissare carichi di solito utilizzati per la manutenzione e la riparazione dei tetti. Riferimento: [UNI EN 517].

Imbracatura per il corpo: supporto indossabile che protegge l’operatore e arresta la caduta. Può comprendere cinghie, accessori, fibbie e altri strumenti opportunamente regolati per proteggere l’operatore durante e nella fase di assestamento dopo la caduta. [UNI EN 363].

Linea di ancoraggio: Linea flessibile che connette gli ancoraggi strutturali e alla quale ci si può legare con un DPI. Riferimento: [UNI EN 795].

Linea di ancoraggio flessibile: linea di ancoraggio per un sottosistema con dispositivo anticaduta di tipo guidato. Può essere una corda di fibra sintetica o una fune. Si fissa a un punto di ancoraggio superiore. Riferimento: [UNI EN 363].

Linea di ancoraggio regolabile: linea di ancoraggio con collegato un dispositivo di regolazione della fune. [UNI EN 12841].

Linea di ancoraggio rigida: linea di ancoraggio costituita da un materiale rigido come una rotaia o una fune metallica. Va fissata ad una struttura in modo che i movimenti laterali della linea siano limitati [UNI EN 363].

Moschettone: particolare gancio che si utilizza nei DPI.

Scala: strumento con gradini che consente di salire e scendere [UNI EN 131-1]

Sistema di fissaggio: elementi combinati che fissano i ganci di sicurezza da tetto alla struttura portante del tetto.

Sistema di accesso mediante corda: sistema di protezione dell’operatore che permette di accedere e lasciare il punto di lavoro utilizzando una linea di lavoro e una linea di sicurezza collegate a diversi punti di ancoraggio sicuri. Riferimento: [UNI EN 363].

Sistema di arresto caduta: DPI contro le cadute dall’alto che include un’imbracatura per il corpo e un sottosistema di collegamento ai fini dell’arresto caduta [UNI EN 363].

Sistema di posizionamento sul lavoro: sistema individuale per la protezione contro le cadute che permette di lavorare in tensione o sospensione prevenendo la caduta [UNI EN 363].

Sistema di trattenuta: sistema che impedisce all’utilizzatore di raggiungere zone pericolose dove potrebbe cadere: Riferimento: [UNI EN 363].

Sistema di salvataggio: sistema che consente di salvare se stessi o gli altri dalla caduta libera. Riferimento: [UNI EN 363].

Sistemi individuali per la protezione contro le cadute: serie di componenti che proteggono l’operatore dalla caduta dall’altro. Include un dispositivo di tenuta del corpo e un sistema di attacco che può essere collegato a un punto di ancoraggio affidabile. Riferimento: [UNI EN 363].

Sottosistema: per sottosistema si intende un gruppo di elementi e/o componenti che costituiscono una parte importante di un sistema venduto dal fabbricante e fornito con imballaggio, marcatura e informazioni fornite dal fabbricante. Riferimento: [UNI EN 363].

Terminale di un cordino: estremità di un cordino come un connettore, un anello impiombato o un cappio cucito.


I nostri approfondimenti

Che cos’è la linea vita e come funziona in Toscana

Quando non è obbligatoria la linea vita

Come fare la manutenzione della linea vita

Come deve essere un impianto anticaduta a norma di legge

Quanti tipi di linea vita ci sono

Come mettere in sicurezza il tetto

Ogni quanto va fatta la manutenzione della linea vita

Quali documenti servono per salire sul tetto in sicurezza

La linea vita è obbligatoria? Cosa dice la legge

Lascia un commento